Roberta Maci NBS Quartet per la rassegna Accordiacorde della Filarmonica Laudamo

di Marta Cutugno

La decima edizione di Accordiacorde – rassegna della Filarmonica Laudamo dedicata ai nuovi linguaggi – continua ad animare il Palacultura Antonello con i suoi giovedì di buona musica. Non fa eccezione l’ultimo concerto del 2022 di questa 102° stagione concertistica che ha avuto quale eccellente protagonista il Roberta Maci NBS Quartet: Roberta Maci al sax soprano, alto e tenore, flauto e percussioni, Stefano Maltese al saxello, sax tenore, flauto e percussioni, Cristiano Nuovo al contrabbasso e Antonio Moncada alla batteria e percussioni. Un concerto generoso e denso delle musiche in massima parte estrapolate dal disco d’esordio del Roberta Maci NBS Quartet dal titolo “I’m On The Way”, pubblicato da Labirinti Sonori, etichetta discografica e rinomato Jazz Festival. In verità, sul palcoscenico del Palacultura Antonello, gli spettatori hanno ritrovato più di un quartetto, grazie alla straordinaria presenza del pianista Alex Maguire – già autore e interprete di alcune musiche del disco –  che, per una felice coincidenza, si trova  in tournée in Sicilia proprio in questi giorni ed è riuscito ad unirsi al gruppo per il pubblico della Filarmonica Laudamo. L’album comprende undici temi, sette firmati da Roberta Maci, due di Stefano Maltese ed uno del londinese Maguire. Insieme a questi, brilla la splendida rilettura di “Odwalla” di Roscoe Mitchell, esponente del jazz d’avanguardia statunitense. Ritmi marcati e melodie dalla grande cantabilità, che molto spesso tornano, ricorrendo al principio della ripetizione, hanno caratterizzato i pezzi eseguiti. Vibrazioni sonore che spaziano dal jazz al contemporaneo, al be-bop, al funk fino alla più ampia avanguardia. Tra i brani in programma, “Zimmer Town” con il suo sofisticato sperimentalismo e “Trinkie Trankle” con l’incursione delle voci. Un talento puro quello di Roberta Maci, classe 1992 e origini ragusane, recentemente laureata in psicologia clinica, che per il suo percorso costellato di esperienze ed importanti collaborazioni già a partire dalla giovanissima età, può annoverarsi tra gli enfant prodige del nostro tempo. Stella del jazz siciliano, la Maci è alla guida di questa brillante formazione creata nel 2018 che ha già all’attivo quattro anni di intensa attività. In lei si riconoscono i tratti di una personalità artistica matura ed una forte aderenza ai modelli di formazione jazz a cui la polistrumentista si ispira e che, ciascuno in diversa misura, influenzano la performance e il suo personale stile compositivo a partire da Thelonious Monk, Steve Lacy, Lester Young, Sonny Rollins, Roland Kirk, Charlie Parker, Charles Mingus. In questo elegante concerto per la Filarmonica Laudamo, il verso musicale ha attraversato la partitura con abilità, giocando con l’aria che muove i sassofoni e i flauti di Maltese e Maci, e spostandosi rapidamente sotto le spazzole di Moncada, sulle corde del violoncello di Nuovo o sulla tastiera di Maguire che, dal grave all’acuto, non ha trascurato alcun registro. Una stupefacente varietà, richiami al jazz storico e più attuale uniti a quelli della nostra tradizione isolana hanno grandemente convinto il pubblico presente. Molti e ripetuti gli applausi per questi strepitosi musicisti che sono stati richiamati sul palco per un bis, un brano di Stefano Maltese – “A Stich in Time Saves Nine” – il cui titolo è preso in prestito da un noto proverbio popolare inglese.  La stagione concertistica della Filarmonica Laudamo riprenderà la sua programmazione domenica 8 gennaio com il concerto dell’Orchestra Barocca Siciliana diretta da Valerio Losito , con Jennifer Schittino (soprano), Enrico Luca (flauto traversiere) e Gioacchino Comparetto (oboe barocco).

Foto ALESSANDRO GRUSSU